6 luglio 2011

Elogio dell'Intifada

Quando non avremo caricato le nostre pistole,
e non ci saremo procurati né mitra né armi;

Quando i nostri proiettili
fatti di fischi, urla e tamburi
rimbalzeranno contro tute mimetiche e scudi di plastica;

Quando la carica improvvisa sorprenderà alcuni di noi;
e - accartocciati a terra - difenderemo gli organi vitali,
lasciando il resto del corpo in attesa delle manganellate,
disordinate ed incessanti;

Allora ci difenderemo con la nostra Terra.

Da Susa a Terzigno,
da Tripoli a Piazza Tahrir,
strapperemo pietre al nostro suolo,
abbatteremo i nostri alberi, incendieremo le nostre strade,
distruggeremo con le nostre mani il nostro patrimonio.

Ma non vi lasceremo la soddisfazione
di privarci del nostro futuro.



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