14 luglio 2011

J.O.B.

Caldo che nemmeno la notte da un po' di sollievo - quanto avrò dormito? un'ora forse due - avanti e indietro tra bagno e letto col pigiama che si azzecca addosso dal sudore e il ventilatore che dondola contro il soffitto - domani mi sveglierò col torcicollo macchissenefrega, fammi chiudere occhio solo un'altra mezz'ora, che domani è già qua, non li senti i motorini nel vico, la signora Concetta che trasmette la sigla di unomattina, la puzza di munnezza che inizia a scaldarsi al sole e tra un po' si sveglia pure a'criatura e se non trova il latte si mette a alluccare e allora fammi alzare, fammi accendere il gas, fammi mettere su il caffè, ma tra un minuto, un minuto soltanto, il tempo che la sveglia smette di suonare e il parroco la finisce di scampaniare e tu guarda se questo proprio di qua doveva passare col camioncino, a quest'ora, ma chi se li accatta i melloni saporiti?

Basta, ho deciso.

Jamm O'Bagn.

( In napoletano il verbo "andare" può essere usato in modo transitivo:
succede quando il movimento assume connotazione di urgenza immediata e libertoria,
come se la fretta consigliasse perfino il risparmio di una preposizione. )

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