28 settembre 2011

Lavori in corso

Stiamo lavorando per voi.
Più chiaro di così non sapevamo dirvelo.

Mica è per noi che stiamo lavorando.
Alle nostre imprese il lavoro non manca, né abbiamo alcun interesse ad anticipare le consegne.

Quelli che lavorano nelle ditte più piccole riescono ad alternare con regolarità periodi di impiego e periodi di cassa integrazione o sussidio di disoccupazione - c'è gente che va di questo passo fino alla pensione.
Per noi delle imprese grosse - quelle delle gallerie, delle stazioni, delle autostrade, per capirci - è meglio di un posto statale, perché qui siamo al riparo pure da ribaltoni politici.

Destra e sinistra lo sanno che gli appalti toccano a noi.
E' vero, ogni tanto arriva quello che fa finta di non sapere, che vuol fare il "duro e puro": la contromossa è sempre uguale, sciopero fino alla paralisi e corteo dietro lo striscione su mogli e figli da sfamare.
Appena recuperato l'appalto, riponiamo tutto nel cassetto: lo striscione, i contratti sottoscritti con le relative date di consegna, le mogli e pure i figli.
Tanto noi lavoriamo per voi, mica per loro.

E se capite a fondo quello che vi sto dicendo, voi che siete in fila su quella specie di pista di kart per percorrere la quale pagate pure profumatamente, non affacciatevi nel cantiere, perché mi troverete fermo al primo intoppo, disarmato dal primo banale problema, in attesa dell'ingegnere, dell'assessore, del Ministro dei Trasporti che me lo venga a risolvere.

Magari a voi, che siete fermi in coda al caldo dopo una giornata di lavoro, questo potrà creare imbarazzo.

Scusate il disagio.
Stiamo lavorando per voi.

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