26 maggio 2012

Nuda proprietà

La proprietà è nuda perché la casa è in vendita.
Io e mio marito siamo troppo anziani per coprirne le vergogne.
Spunta una macchia di muffa e qualche crepa si fa largo lentamente nei muri: noi ogni giorno le osserviamo, tenendole come misura del tempo che passa.

La proprietà è nuda perché la casa è spoglia.
I figli sono migrati verso miraggi di lavoro, lasciando  - pesante - la loro mancanza.
La casa d'improvviso è diventata grande e inutile come una piazza vuota.
La solitudine mia e quella di mio marito si sono addomesticate a vicenda, attestandosi su di un labile equilibrio fatto di lunghe teorie silenziose da una stanza all'altra, come se fossimo regolati da semafori invisibili .

La proprietà è nuda perché non ne sarà ceduto l'usufrutto.
La casa ci restituirà le cure che le abbiamo tributato in tutti questi anni, finché ci saranno dati giorni.
E la smania di possesso dei nuovi proprietari concorrerà piuttosto ad allungare i tempi di presa di possesso.
Oltre la nostra vita, la casa resterà unica custode della storia della nostra famiglia, dipanatasi improvvisamente sul mappamondo.

La proprietà è nuda, proprio come noi che ancora la abitiamo.
Lo penso e lievemente godo di questa libertà, mentre l'agente immobiliare ciccione si arrampica per le scale, impacciato nel suo impeccabile doppiopetto.

12 maggio 2012

Metastoria, parte 2

Storia di tutte le storie, e dunque storia pure di se stessa.

Nessuna storia è di chi la scrive: la storia è sempre di chi la legge.

A seconda poi di come sia letta, con quanta attenzione, con quanto interesse, con quale predisposizione ad identificarsi in essa, la storia sboccia o marcisce.

Ma una storia, pur letta da più persone, non è mai diversa: è piuttosto un unico acquerello che si completa di diverse sfumature.

Per questo chi ha davvero a cuore una storia, ci tiene a condividerla.