"Convertitevi: c'e' tempo per non finire all'Inferno"
(Papa Francesco,
alla veglia per le vittime di mafia)
L'Inferno è qua fuori, Santità.
L'Inferno è sotto le case popolari fatiscenti di Barra e di Ponticelli, per le strade desolate di Secondigliano e Scampia, nelle campagne sventrate di Caivano e Frattamaggiore.
L'Inferno è l'assedio del Degrado che incessantamente avanza, dal quale proviamo un'impossibile difesa asserragliandoci in casa come in trincea, mandando a tutto volume un cantante neomelodico, mischiando in vena metadone e Grande Fratello.
L'Inferno è qua dentro, Santità.
I letti a casa mia di notte non si riempiono mai: da anni manca qualcuno che dorme in carcere o che passa la notte per strada.
Il cuore in gola ad ogni sirena perché potrebbe essere stato il turno di mio padre o di uno dei miei fratelli.
E allora fiumi di antidepressivi ed ansiolitici, prescritti in dosi sempre più massicce per prevenire l'assuefazione.
Soldi che non bastano mai.
L'Inferno ce l'ho in corpo, Santità.
Provo a tenermene fuori e rinnovo per il terzo anno un contratto di stage al Centro Direzionale per cinquecento euro al mese.
Intanto Gennaro, che fa la vedetta - la vedetta: non spara, non spaccia, deve solo fare un fischio... - ha comprato la Mini Cooper.
All'Inferno ci sto già, Santità: dovessi finirci per l'Eternità, almeno troverei tutta la gente che conosco.
Esclamazione di Davide che, dimenticatosi di essere Re,
si ritirò dal fronte abbandonando le sue truppe
per appartarsi a palazzo con la moglie del soldato Urìa, mettondola incinta;
proferita quando,
consegnato con l'inganno Urìa a morte certa
ed accolta a corte la vedova,
il profeta Natan lo mise davanti alla sua Miseria.
Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam Tuam. Et secundum multitudinem miserationum Tuarum dele iniquiatatem meam.
Pietà di me, o Dio, perchè Tu sei misericordioso e compassionevole:
per questo cancella la mia mancanza. Amplius lava me ab iniquitate mea et a peccato meo munda me. Quoniam iniquitatem meam ego cognosco et peccatum meum contra me est semper.
Lavami a fondo dalla mia mancanza e puliscimi dal mio peccato, perchè riconosco i miei errori e li ho sempre presenti.
Tibi soli peccavi, et malum coram Te feci; ut justificeris in sermonibus Tuis et vincas cum judicaris.
Contro Te solo ho peccato, ho commesso il Male verso di Te: perchè la tua Parola sia efficace ed i tuoi giudizi trionfino.
Ecce enim in inquitatibus conceptus sum et in peccatis concepit me mater mea. Ecce enim veritatem dilexisti: incerta et occulta sapientiae Tuae manifestasti mihi. Asperges me hyssopo, et mundabor; lavabis me et super nivem dealbabor.
Ecco dunque mia madre mi ha concepito nelle mancanze e nei peccati.
Ma Tu hai preferito la verità e mi hai mostrato nell'intimo la Tua sapienza
Mi purificherai con issopo e sarò pulito, mi laverai e sarò più bianco della neve
Auditui meo dabis gaudium et laetitiam et exsultabunt ossa humiliata. Averte faciem tuam a peccatis meis et omnes iniquitates meas dele.
Ascoltami nel profondo: mi darai gioia e letizia ed esulteranno le ossa sepolte.
Distogli il tuo sguardo dai miei peccati e cancella tutte le mie mancanze
Cor mundum crea in me, Deus, et spiritum rectum innova in visceribus meis. Ne projicias me a facie tua et Spiritum sanctum tuum ne auferas a me.
Crea in me o Dio un cuore puro e impianta dentro di me uno spirito retto
Non allontanarmi dal tuo volto e non abbandonarmi con il tuo Santo Spirito.
Redde mihi laetitiam salutaris tui et spiritu principali confirma me. Docebo iniquos vias tuas: et implii ad te convertentur.
Restituiscimi la Gioia della Tua Salvezza e conferma in me lo spirito regale.
Insegnerò a chi commette mancanza le tue vie e i peccatori a te si convertiranno
Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meae: et exsultabit lingua mea justitiam Tuam. Domine, labia mea aperies et os meum annuntiabit laudem Tuam.
Liberami dai sangui o Dio, Dio mia salvezza: e la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Aprirai le mie labbra, o Signore, e la mia bocca annunzierà la tua lode.
Quoniam si voluisses sacrificium, dedissem utique: holocaustis non delectaberis. Sacrificium Deo spiritus contribulatus; cor contritum, et humiliatum, Deus, non despicies.
Poichè se tu volessi il sacrificio, lo farei senz'altro, ma tu non gradirai l'offerta.
Sacrificio a Dio è lo spirito affranto; Dio non disprezza il cuore pentito e sepolto.
Benigne fac, Domine, in bona voluntate Tua Sion ut aedificentur muri Jerusalem. Tunc acceptabis sacrificium justitiae, oblationes, et holocausta: tunc imponent super altare Tuum vitulos.
Fai il Bene o Signore, nella Tua Grazia a Sion e ricostruisci Gerusalemme:
allora accetterai sacrifici, preghiere ed offerte: allora si immolerà sopra il tuo altare.
(La traduzione appartiene a questa serie di post dove è discussa in maggior dettaglio)