1 ottobre 2014

Colpevole di Felicità

Per quella mia amica che rientra a tarda sera nel suo monolocale a fissare quattro mura in attesa di una nuova giornata di ufficio.

Per quella che è tornata a casa dopo aver studiato fuori senza trovare lavoro ed ora si chiede quale sia il suo posto, non qui e non altrove.

Per quella che ha mollato tutto inseguendo i suoi sogni ed oggi attende alla stazione il treno che dai suoi sogni la riporta indietro.

Per il mio amico che dice di aver vanificato anni di studio.

Per quello che lavora per uno e viene pagato per metà.

Per quello che si sveglia di soprassalto di notte, chiedendosi in che letto si trovi, se si cada dal lato destro o dal sinistro, confuso a forza di pendolare.

Per quello che è stato sopraffatto da tutto questo.

Per tutti loro io mi dichiaro colpevole di Felicità.


Ho messo in pila, di fianco alla porta, tutti i miei errori; tutte le volte che mi sono morso le mani, tutti i soffitti che ho fissato di notte, tutte le volte che mi sono chiesto - senza risposta - "Perchè?"

Ne guardo uno e li rivivo tutti, sento ancora i lividi e conto tutte le cicatrici.
Ma, nonostante tutto, sono ancora vivo.
E questo mi basta per essere Felice.

Se sei in alto non guardare di sotto;
se sei davanti: non voltarti.