21 novembre 2014

Il difensore

Quando alzava la mano Baresi, gli altri tre difensori gli si allineavano all'istante.
Anche se Maldini era di spalle, Tassotti era distratto e Costacurta da un'altra parte, improvvisamente si creava in mezzo al campo una riga perfetta.

Alle volte ho perfino pensato che fosse lo spazio circostante a deformarsi per consentire quel gioco di prestigio.
Quando alzava la mano Baresi, smetteva la tattica ed iniziava la coreografia.
Ma noi Baresi non l'abbiamo mai avuto.

Noi avevamo i Ferrara, i Bruscolotti.
Gente che inseguiva l'avversario per tutto il campo e quando lo beccava non gliele mandava a dire.
Gente che ha trattato alla stessa maniera Van Basten e l'ultimo attaccante dell'ultima categoria esistente.

Ho un post it sul monitor: c'è scritto "Difendere".
Ed un calendar identico sul tablet.
Ho perfino un allarme che me lo ripete ogni mattina.

Mi tornano utili quando qualcuno mi dice: "Non accontentarti, osa di più!".
Li cerco quando vengono a trovarmi la nostalgia del passato, la noia del presente, l'ansia del futuro.

Allora guardo il post it sullo schermo e dall'adesivo sulla parete di fianco la brutta faccia di Bruscolotti, come un santino, mi sorride arcigna.
E per questo oggi me l'attacco anche qui, sul mio blog.



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