E come, non me lo ricordo il primo incendio al campo Rom?
Io dodici anni tengo, o ti pensi che sono ancora nu muccus?
C'avevo 9 anni quando successe.
Mi ricordo che dopo mangiato andavamo al deposito dei container, scavalcavamo un pezzo di muro in un punto dove avevamo levato tutti i cocci di vetro da sopra e andavamo a giocare a pallone finacché non veniva Buio.
Poi, quando scurava notte, ci arrampicavamo llà 'ncopp e, invece di guardare il Mare, che già non si arrivava a vedere più, ci giravamo verso Ponticelli.
Mammamia, a me parev ll'Inferno, con le luci arancioni da tutte le parti, le fiamme grosse che si alzavano ogni tanto dalla torre della Esso o da quella della Cu-eit, e intorno le colonne di fumo della monnezza che bruciava nei cassonetti.
Restavamo fino a tardi là sopra che di tornarcene qua al vico, in otto per ogni casa, nessuno di noi ne teneva mai voglia.
Mi ricordo che quella sera tu stavi a casa, era il periodo dei domiciliari.
Che io ti diciett: "Papà, ho visto una colonna di fumo verso il campo degli zingari, ma che era? Mica era nera e pesante come quelle della monnezza?".
E tu mi rispondesti: "Cambia solo quello, a papà, o'culor r'o fummo..."
Poi ti alzasti del tavolo della cucina - mi ricordo che tenevi la canottiera senza averci ancora a Padre Pio sul braccio - apristi la finestra e sputasti in mezzo alla via.
"Se qualcuno ti chiede qualcosa nun fa o'fess, dici che l'hai vista pure tu alla zingara che rapiva i bambini..."
10 luglio 2012
La marcia sui ROM
Per non averli in classe coi loro figli li hanno bruciati.
Come fanno quotidianamente con la munnezza che prova ad invadere le loro case.
Non so se vada punito prima chi ha compiuto il gesto vilissimo,
o chi ha giurato ad ogni giornalista ed in tutte le trasmissioni
di aver visto ladri di bambini.
Forse sceglierei i secondi, che sono un rigenerante per la Camorra.
Anzi, in fin dei conti, sono essi stessi La Camorra.
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