25 maggio 2011

Volevo l'aranciata

Anche se durante BimBumBam fanno le reclàm della Fanta e della Sprait e della Sevenapp, a me mi piace di più l'Aranciatafaito.
Ma non soltanto perchè ci lavora papà.
Mi piace proprio di più perchè, pure se c'ha meno bollicine, in quelle altre sento di più il gusto di lattina.
L'Aranciatafaito invece la vendono nel vetro.

Il sabato sera papà esce di casa, mentre noi con mamma apparecchiamo la tavola.
Poi risale con le pizze fumanti, che si sente l'odore quando ancora sta nel portone.
A me e a Titina ci porta due mignòn con sopra le patatine e ci apre un'Aranciatafaito a testa.
Invece per lui, mamma e Catello, che è mio fratello più grande, prende le margherite.
Poi riempie la brocca fino a metà con il vino di Gragnano e ci versa dentro la Gassosafaito.

A me e a Titina dice di non berne, perchè siamo ancora piccoli.
Però una volta ne ho bevuto un poco di nascosto e mi è piaciuto tantissimo.
Allora l'ho dato pure a Rocky, il mio cane, che è stato male tutta la notte.

L'anno scorso la maestra ci portò in visita allo stabilimento.
Il direttore ci spiegò un sacco di cose e ci fece vedere tutti i macchinari.
Poi si fermò davanti al cartello "Area di imbottigliamento", vicino a papà che stava col camice e controllava tutte le bottiglie che uscivano.
Allora il direttore disse a papà "Gaetà, gliela diamo un'aranciata a sti guagliuni, che hanno faticato tutto il giorno?"
E papà si mise a ridere, prese delle bottiglie aperte da sopra al nastro e ce le diede.

A me da grande mi piacerebbe fare il lavoro di papà.


La Faito Sorgenti Minerali S.p.A.,
che negli anni più floridi contava oltre duecento dipendenti,
è fallita nel 1995,
a seguito di ripetuti incendi di natura dolosa ad opera di ignoti.

A distanza di tre lustri lo stabilimento,
"adibito" nel frattempo a ritrovo per tossicodipendenti,
conserva intatte le macerie carbonizzate,
come monito silente ed enormemente persuasivo
nei confronti di chi avesse la sciagurata idea
di provare a fare impresa da queste parti

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